Lucca. Una città verde da visitare.

Lucca. Una città verde da visitare.

Lucca. Una città verde da visitare.
Cosa accomuna una bicicletta, un giardino, una torre e il marchese del Grillo? Lucca.
Una città verde tutta da scoprire.

Settembre.

Mai come quest’anno ho aspettato il tuo arrivo. Come gita del mese, direi anche dell’estate, abbiamo scelto Lucca. 
Già qualche anno fa ero stata toccata e fuga a Lucca in occasione di Murabilia. Questa volta ci siamo andati con il preciso intento di visitare Torre Guinigi .

Un passo alla volta.

Le sorprese che ci ha riservato questa accogliente città sono numerose. Pulita, curata, a dimensione d’uomo e soprattutto una  città tanto VERDE.

Le  mura e il verde che le circonda,  lunghi viali, un ritmo scandito da  biciclette e mezzi elettrici che passano per le vie del centro.

Come non fare una passeggiata in bicicletta o risciò lungo tutte le mura per apprezzare uno scorcio dell’Orto botanico, giardini pubblici dedicati ai bambini, imbattersi in un gruppetto di persone intente nella meditazione o in due amiche di lunga data sedute su una panchina con a fianco le loro bici a chiacchierare, con una complicità acquisita nel tempo, facendo le parole crociate?

Per dormire abbiamo trovato un B&B delizioso a piazza Anfiteatro.

Già il nome (athomelucca ) è una garanzia: cura dei dettagli  e una buona colazione (la nostra severa  recensionista per le colazioni è Sofia).

 Dunque Torre Guinigi.  230 gradini per  un’altezza di 44,25 mt. di altezza per salire sulla sommità e ammirare una bellissima vista di Lucca  all’ombra di 7 lecci. 

Eh già avete capito bene, la caratteristica della torre è non solo quella di essere una delle poche torri intatte della città, ma anche quella di ospitare un giardino pensile.

La famiglia dei Guinigi, molto potente in città già nel trecento era affermata con diverse costruzioni in città.  

“Sulla cima della torre si trova un giardinetto pensile, costituito da un cassone murato riempito di terra, nel quale sono state messe a dimora sette piante di leccio. Non si sa esattamente quando il giardino fu realizzato, ma in un’immagine contenuta nelle Croniche di Giovanni Sercambi (secolo XV), si può vedere che tra le tante torri di Lucca ve n’era una coronata d’alberi. Si suppone dunque che l’impianto sulla Torre Guinigi sia molto antico, anche se i lecci oggi presenti sono stati sicuramente ripiantati nel tempo.

La Torre è diventata col passare del tempo, come la cerchia muraria, un vero e proprio simbolo distintivo della città di Lucca.” – 

La passeggiata lungo le mura ci ha regalato, oltre ad un piacevole ricordo familiare la scoperta di un altro posto “verde da visitare”.

Mentre pedaliamo sulle mura scorgo una villa con un bel giardino è Palazzo Pfanner.

Vi tralascio la buona e carismatica  figura del Signor Pfanner medico e sindaco della città.  Era proprio una persona buona.

Un giardino che si presenta come buon esempio di giardino barocco all’italiana e attribuito al’estro green di Filippo Juvarra.

Mentre centrale troneggia una fontana esagonale da cui si diramano quattro vie e quattro spazi geometrici definiti.

 Laterali due fitte macchie di bambù sicuramente presenti li da tantissimo.

Tutto è armonioso, l’elegante limonaia scandisce i passi e lo sguardo si posa su una bella magnolia, rose, ortensie alcune ormai sfiorite, bossi e statue  bianche marmoree raffiguranti divinità greche.

Poichè c’è un prato ben curato è  d’obbligo  levarmi le scarpe per camminare a piedi nudi, è una sensazione troppo bella.

In realtà quello che rende ancora più bello questo posto è che nell’androne appena si entra ci si trova catapultati in una delle scene cinematografiche più conosciute .

Avete presente la famosa scena de “il Marchese del Grillo” s’è Svejatoooo ? Ecco è stata girata proprio qui a Lucca a Palazzo Pfanner così come altre scene del celebre film.

Due giorni a Lucca per innamorarmi definitivamente di questa città così composta e così green. Ottima e facile da girare anche con i bambini.

 Già sto pensando a quando tornarci per visitare l’orto botanico  e perdermi nuovamente tra le vie della città.

About verdi e contenti

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