Storia e simbologia dei fiordalisi.
Centaurea cyanos (anche Cyanus segetum)
Dobbiamo a Linneo nel 1737 l’attribuzione del suo nome botanico, centaurea.
Il fiordaliso è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle asteraceae, può avere un’altezza anche di 80/90 cm .
Ama un terreno morbido e ben drenato. Anche se per sua natura si adatta bene anche a terreni con pochi nutrienti e aridi. Il vero problema nella sua cura è il ristagno idrico quindi attenzione con le bagnature.
Le sue doti medicinali le ritroviamo per la prima volta negli scritti del XII secolo di Santa Ildegarda di Bingen.
I campi di fiordalisi sono nei ricordi da bambini di molti.
Adesso purtroppo è meno facile trovarli in giro per i nostri paesaggi a causa dei diserbanti mentre prima era facile trovarli in campi coltivati a frumento e cereali
Fortunatamente c’è chi ha deciso di salvaguardarlo e lo riproduce (e lo vende) in vivaio.
Pianta annuale di facile gestione, molto resistente e amata dagli insetti e dalle coccinelle.
Ma per aggrapparsi ancora di più al nel cuore di ognuno di noi voglio raccontarvi la sua storia.
Partiamo dal nome dei fiordalisi
Perchè Segetum?
Dal latino seges (“campo coltivato” o anche “il seminato”), con riferimento al fatto che si trovava nei i campi di cereali.
Ciano (Cyanus) invece è determinato dal suo inconfondibile colore.
Il nome centaurea trova la sua origine nella figura mitologica greca del centauro Chirone.
Il centauro era una creatura per metà uomo e per metà cavallo, a volte confuso con i satiri.
Chirone figlio di Crono veniva considerato come il più saggio dei centauri,era esperto nelle arti, nelle scienze ed in medicina. Per le sue origini e le sue doti era molto amico degli dei e soprattutto di Zeus.
Chi sono i protagonisti della nostra storia?
Chirone e Achille
Il mito vuole che Zeus gli aveva donato l’immortalità, per questo motivo anche quando fu colpito da una freccia avvelenata non poteva morire e allora zeus lo trasformò nella costellazione del centauro per averlo sempre vicino.
Questa la versione mitologica ora veniamo alla versione dove ci sono i fiordalisi.
Chirone è stato considerato il capostipite della scienza, maestro del dio della medicina Asclepio.
Un giorno Chirone fu colpito ad una zampa da una una freccia avvelenata di Eracle che era andato in contrasto con i centauri. Non potendo rimettersi in piedi né morire per via della sua immortalità,dopo lunghissime sofferenze si fece procurare un mazzolino di fiori blu per l’appunto i fiordalisi e grazie ad un portentoso impacco riuscì a guarire.
Dopo questo controverso mito passiamo a una versione più storica che connette i fiordalisi allo stemma araldico del re di Germania Guglielmo I che visse al tempo di Napoleone.
Si racconta che Guglielmo I mentre fuggiva da una battaglia mentre stava ritornando al suo castello si imbattè in un campo di grano, dove ritrovò la madre che intrecciava piccoli mazzi di fiordalisi con alcuni bambini che erano con lei per infondere calma e tranquillità.
Colpito da questo gesto appena arrivò a corte decise che il Fiordaliso sarebbe stato lo stemma della sua corona.
Come molte piante i fiordalisi venivano utilizzati nella vita quotidiana in cucina ma anche per curarsi .
Per le sue proprietà astringenti, antinfiammatorie, diuretiche, toniche e digestive e soprattutto utilizzato come rimedio per le malattie degli occhi.
Specialmente per chi soffre di congiuntivite si prepara un infuso con le foglie e 5 gr di fiore e si metto in infusione in 100 ml di acqua per 10 minuti. DOpo aver filtrato ci si fanno gli impacchi.
Nel linguaggio dei fiori simboleggia la leggerezza e la dolcezza.La tradizione dice che regalare un fiordaliso vuol dire amicizia sincera, indica anche dolcezza e leggerezza.
Come ho detto il fiordaliso è una pianta che troviamo spesso in giro nei campi come i papaveri poi purtroppo l’intervento dell’uomo con i diserbanti ne ha portato quasi alla sparizione. Quindi se avete modo coltivateli nei vostri giardini.
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