Alla scoperta dell’Elleboro: La Rosa di Natale.

Alla scoperta dell’Elleboro: La Rosa di Natale.

Alla scoperta dell’Elleboro: La Rosa di Natale.

Elleboro o comunemente Rosa di natale … qualche consiglio per prendersene cura.

Il Natale porta con sé non solo gioia e festa, ma anche una pianta che incanta con la sua bellezza e significato simbolico: l’Elleboro, conosciuta anche come la Rosa di Natale.

Questa pianta non è solo un ornamento, ma una vera e propria protagonista delle festività invernali, portando con sé storia, tradizione e magia.

L’Elleboro: Una Breve Storia

L’Elleboro (Helleborus), appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, è una pianta perenne che cresce principalmente in Europa e Asia occidentale. Tra le diverse varietà, una delle più celebri è l’Helleborus niger, comunemente nota come Rosa di Natale o Elleboro nero, mentre quello rosa è Helleborus Orientali e fiorisce a fine inverno e viene detto (rosa di Pasqua)


Gli ellebori, ci  stupiscono con le loro fioriture in un momento in cui la natura apparentemente è ferma.

Caratteristiche e Significato

La Rosa di Natale è conosciuta per la sua fioritura invernale, sfoggiando fiori delicati e eleganti in diverse tonalità di bianco, verde, rosa e persino porpora. La sua capacità di fiorire durante i mesi più freddi dell’anno la rende un simbolo di resilienza e speranza, portando un tocco di bellezza in una stagione spesso grigia e fredda.

Tra le numerose varietà di ellebori quella più conosciuta è Helleborus Niger di certo non per il colore del fiore bianco puro con gli stami oro piuttosto per il colore nero del suo rizoma utilizzato in antichità per curare la pazzia.

Fiorisce solitamente da dicembre a  marzo.


La sua associazione con il periodo natalizio risale a secoli fa, quando si raccontava una leggenda che la voleva nata dalle lacrime di una bambina che non aveva niente da offrire a Gesù Bambino, ma che, con il suo cuore puro, donò queste lacrime che si trasformarono in bellissimi fiori bianchi. Da allora, l’Elleboro è considerato un simbolo di speranza, purificazione e nuova vita.

Come inoltre vi ho già raccontato nella sua leggenda , l’Elleboro risultava letale già in antichità e la scienza moderna ha dimostrato le forti proprietà narcotiche contenute nell’elleborina della pianta.

Tutte le parti dell’elleboro , radici comprese, sono tossiche e irritanti sia per l’uomo che per gli animali.

La bellezza dei  suoi fiori recisi può anche decorare le nostre case donando un tocco di colore anche per una settimana in perfetto stile nordico.

Coltivazione e Cura Ellebori

In generale per le diverse varietà di ellebori non c’è bisogno di molte cure per avere successo nella coltivazione .
Sia che stanno in vaso che  in terra ponete gli ellebori in  un luogo luminoso e/o parzialmente ombreggiato . (cresce nel sottobosco)

Infatti Tollerano malamente il sole diretto, soprattutto in estate.

Un’esposizione troppo prolungata e forte ai raggi del sole potrebbe bruciare le foglie. DI contro la luminosità e qualche ora di luce li aiutano nella fioritura.

Il terreno di cui hanno bisogno deve essere ben drenato, non amano i ristagni di acqua e deve essere aiutato con un pò di nutrimento meglio se organico . Le foglie degli ellebori che crescono in ciuffi abbastanza compatti e anche dopo la fioritura svolgeranno una funzione decorativa .

In  natura crescono e decorano i sottoboschi quindi se avete la fortuna di poterle mettere in terra le potete abbinare a piante che abbiano le stesse necessità  in posizioni semi ombreggiate (esempio bucaneve o mughetti) .

E’ una pianta che in giardino si presta bene per creare delle bordure, vi darà soddisfazione anche in vaso. Durante i mesi più caldi va innaffiato regolarmente e fertilizzato .

In natura ne esistono circa una trentina di specie, ma vi basterà ammirarne uno per imparare ad amarli .

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  1. Amo l’elleboro che coltivo in vaso da anni nel mio giardinetto/terrazzo a piano terra, semiombreggiato. Fiorisce abitualmente ogni inverno, ma ho sempre il problema delle foglie che ingialliscono facilmente e che debbo tagliare, per cui la pianta è incompleta. Forse non lo concimo abbastanza.

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