Il meteo con una cipolla. Come prevedere il meteo con una cipolla.
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Prevedere il meteo con una cipolla. Lo sapevi che in alcune tradizioni contadine si prevedeva il meteo con una cipolla? Ecco come si fa…
La crommiomanzia, ovvero , l’arte di trarre auspici dalla cipolla era molto usate per diverse divinazioni.
Le chiamiamo tradizioni contadine perché derivano da un passato e da un retaggio che viene a volte dimenticato.
La tradizione orale di alcuni metodi empirici per prevedere il tempo fa parte di ricordi e gesti dei nostri nonni se non bisnonni.
Sin dal medioevo quando la i ritmi della vita erano lenti e scanditi dal passare delle stagioni in mancanza dell’odierna tecnologia si usava fare previsioni basandosi su segni lasciati o cercati nell’abiente.
Molte sono le previsioni metereologiche che venivano (vengono) fatte nel mese di gennaio per prevedere il tempo: una di queste si fa attraverso una cipolla.
Già avevo scritto della più antica tradizione delle calende o giorni conterecci, diffusa da nord a sud. (guarda il video)
Il metodo della cipolla ho scoperto essere una tradizione Marchigiana in primis e abbastanza radicata anche al nord.
Il modus operandi è lo stesso cambia solo il quando. C’è chi lo fa nella notte tra il 24 e 25 gennaio (San Paolo) e chi, invece, lo fa nella notte tra il 2 e 3 gennaio.
Ma come funziona e cosa serve se anche voi volete provare: una cipolla e del sale marino non iodato.
Si taglia una cipolla prima a metà. La parte che cade a destra rappresenta i mesi pari quella a sinistra i mesi dispari.
Da queste due metà si ricavano altri due mezzi e infine altri due fino a ottenere 12 spicchi da cui si prende un velo per ognuno.
I veli di cipolla si dispongono su un tagliere disponendoli 6 sopra e 6 sotto ( rappresentano i mesi ) e mettendo nel velo di cipolla un pizzico giusto di sale . Il tagliere andrà durante la notte posto fuori usl davanzale. – c’è chi dice rivolto verso est-
La mattina seguente se il sale è:
– sciolto / piogge o neve
– intatto / tempo bello e sole
– parzialmente sciolto / tempo variabile
Per avere un risultato attendibile alcuni replicavano l’esperimento due volte la prima volta nella notte tra il 2 e 3 gennaio e poi successivamente il 12 gennaio.
Per altri, invece, andava fatta nella notte tra il 24/25 gennaio in occasione di San Paolo. Una notte considerata magica (come quella estiva di san Giovanni) per prevedere i segni del tempo.
Molti i detti popolari legati a questa notte.
Delle calende non me ne curo purché a san Paolo non faccia scuro.
Ovviamente tutto questo viene trattato come tradizione popolare e con l’unico intento di conservare antichi metodi contadini per prevedere il tempo. Senza offuscare la tecnologia e la professionalità di chi, questo, lo svolge come lavoro.
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