Crisantemi giapponesi: un tripudio di colori e significati.

Crisantemi giapponesi: un tripudio di colori e significati.

Crisantemi giapponesi: un tripudio di colori e significati.

Il Riscatto dei Crisantemi.

I crisantemi, in Italia e anche in alcuni paesi occidentali,  da sempre sono culturalmente legati alle festività del 2 novembre ovvero la commemorazione dei defunti.

Concettualmente, quindi siamo soliti associare i crisantemi , ad un  fiore cimiteriale.

In realtà l’unica sua “colpa” è quella di fiorire in quel periodo poichè il suo significato è tutt’altro che legato alla “morte” . 

I crisantemi giapponesi, conosciuti anche come “kiku”, sono un vero e proprio simbolo del Sol Levante. Con la loro bellezza regale e la varietà di colori e forme, questi fiori affascinanti hanno conquistato un posto speciale nella cultura giapponese, permeando la sua storia, arte e tradizioni.

In questo articolo di Verdi e Contenti, vi porto alla scoperta del mondo dei crisantemi giapponesi, esplorando le loro origini, il loro significato simbolico e i motivi per cui è un fiore e una pianta ben lontano dall’associazione che spesso facciamo

Un fiore antico e venerato

Vi voglio raccontare. ora, tante cose belle e gioiose sui Crisantemi.

Partiamo dall’etimologia – Dal Greco Chrysos e Anthemon letteralmente “fiore d’Oro”  

In natura ne esistono tantissime varietà in molteplici nuance di colore, circa 200 specie di Crisantemo tra annuali, perenni, erbacee e cespugliose.

In Giappone il crisantemo è uno dei fiori più apprezzati e diffusi e rappresenta uno dei simboli più importanti di tutto il paese.

Simbolo della famiglia imperiale giapponese con radici antichissime addirittura dal 660 a.c.

In realtà il fiore di Crisantemo trova origine in Cina e si presuppone sia arrivato per importazione in Giappone dove ha conosciuto e conosce la sua gloria .

In tempi antichi era un fiore talmente nobile che era stato fatto divieto di coltivarlo a chiunque non fosse ovviamente l’Imperatore. Ciò ha dato vita a centinaia di ibridi .

Il Crisantemo è simbolo della Pace ,  il suo disegno stilizzato è stato scelto come simbolo sul francobollo da 2 yen per celebrare la fine della guerra del pacifico.

Se in Giappone il Crisantemo è una “star” di certo  anche  in Europa non è da meno. Il crisantemo è anche conosciuto e utilizzato grazie alle sue proprietà antivirali e antibatteriche.

Approdò in terra Europea più precisamente in Olanda verso la metà del ‘600 senza riscuotere grande successo successivamente nel 700 invece trovò il suo spazio e  la sua divulgazione in Francia.

Attualmente in Inghilterra si regalano crisantemi per celebrare le nascite , nei paesi Orientali è simbolo di vita e felicità . Le spose coreane e cinesi non possono pensare al loro matrimonio senza includere i crisantemi.

 Come non menzionare una delle cinque celebrazioni più sentite e famose  in Giappone?! KIKU NO SEKKU – Giorno Dei Crisantemi  

Il crisantemo è stato anche protagonista di una recente news  che ha entusiasmato tutto l’oriente in primis e anche il resto degli appassionati. Infatti dopo ben oltre 10 anni di ricerca il prof. Naonobu Noda e il suo team è riuscito a far sbocciare il primo Crisantemo Blu della storia . Definito il blu perfetto.

E poi ci siamo NOI … lo dico con un certo sarcasmo ovviamente. In Italia e in alcuni paesi occidentali i fiori  dei crisantemi vengono  utilizzati unicamente per commemorare i nostri cari il 2 novembre.

Un fiore dai mille significati

Nella cultura giapponese, il crisantemo assume diverse sfumature di significato a seconda del colore. Il crisantemo bianco, ad esempio, rappresenta la purezza e la semplicità, mentre quello rosso simboleggia la longevità e la gioia. Il crisantemo giallo è associato alla prosperità e al successo, mentre quello viola rappresenta la nobiltà e la saggezza.

In Giappone, è tradizione regalarli in segno di rispetto, amicizia e augurio di lunga vita. Sono anche utilizzati per decorare le case durante le festività e le cerimonie religiose.

Questo post ha l’intento di riscattare il povero crisantemo e tutta la sua famiglia visto che l’unica sua colpa è quella di avere come periodo di fioritura quello di fine ottobre e di essere un fiore durevole.

Vi invito quindi a guardarlo con nuovi occhi, a portarlo certamente ai nostri cari, per chi lo fa , il 2 novembre; MA anche ad utilizzarlo in casa per decorare casa o nei vostri bouquet! (guarda il video) o (questa idea natalizia)

E’ arrivato il momento di riscattare i crisantemi anche in Italia 🙂

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