La Bergenia. La pianta delle nonne.

La Bergenia. La pianta delle nonne.

La Bergenia. La pianta delle nonne.

Una delle tante piante così chiamata, proprio perché presente in tanti giardini con una storia di famiglia lunga negli anni. Chi non ha mai visto vasi ricolmi di foglie e con i fiorellini rosa!?

Attualmente la bergenia sta riscoprendo un suo momento di gloria . 

Sul mio balcone ho un vaso che era di mia nonna.

Parliamone un pò la bergenia…è una perenne che proviene dall’Asia e appartiene alla famiglia delle Saxifragaceae. 

E’ molto decorativa per le sue foglie che coprono il suolo e la fioritura precoce.

Tra le sue caratteristiche svetta al primo posto la sua grande resistenza e robustezza. E’ proprio per questo che la troviamo in tanti giardini che hanno un bel po si storia dietro.

Oppure abbiamo vasi tramandati di generazione in generazione.

Si adatta a tutti i tipi di terreno, anche in quelli più calcarei.

Data la sua resistenza si adatta bene a sia in posizioni ombreggiate sia in posizioni soleggiate. Tenendo presente che sarebbe meglio per le foglie che il sole non le colpisca nelle ore più calde. 

Date le sue origini resiste anche alle temperature più fredde,  spesso ci capita di trovarla come bordura lungo viali di giardini con una certa storia dietro.

In un certo senso le bergenie così disposte ci richiamano alcuni trend botanici che imperversavano nei giardini. La bergenia era molto ricercata e utilizzata nei giardini della fine dell’Ottocento e il periodo della Belle Epoque .

La bergenia  arrivò in europa nel 1700 circa : in primi la B. Crassifolia grazie al botanico ed esploratore tedesco Johan GMelin che la introdusse da un suo viaggio in Siberia,  e successivamente la B. Cordifolia. Originariamente era stata classificata da Linneo come saxifraga, questo gruppo di piante perenni sempreverdi fu portato in bergenia dal botanico tedesco Konrad Mench. sebbene questa nuova dicitura  non fu riconosciuta dagli inglesi che continuarono a classificarla per un po di tempo come Megasea quando non la chiamavano genericamente sassifraga.

Sicuramente la bergenia divenne famosa grazie  una donna che ha segnato la storia del giardinaggio, la famosa paesaggista e giardiniere Gertrude Jekyll

Prima di capire come influenzò la moda della bergenia due parole su questa figura femminile così di spicco. Nacque nel 1843 a Londra. Si avvicinò al movimento del tardo 800 che promuoveva artigianato e puntava il dito contro le industrie che mangiavano le campagne . Nel 1883 acquistò Munstead Wood una casa giardino che divenne il simbolo della sua grande passione per il giardinaggio. Nella sua vita progettò e collaborò alla realizzazione di oltre 350 giardini.

Poi magari vi farò un post dedicato solo su di lei visto che fu una figura rivoluzionaria ,se vogliamo,anche per la posizione  della donna in età vittoriana. 

Ma torniamo alla nostra bergenia e come divenne popolare nei giardini . Gertrude Jekill nel suo Libro “Wood and Garden” la descrive così :”Non sono mai stanca di ammirare il bel fogliame solido … rimanendo, così come è, in bellezza sia in inverno che in estate, e assumendo una splendida colorazione invernale di caldo bronzo rosso”

Ms Jekill raccomanda la bergenia (megasea) per tappezzare i bordi degli arbusti e in associazione con la muratura. Il Bronzo rosso caldo come lei lo descrive fa riferimento all’aspetto decorativo delle foglie che l’esposizione al  freddo produce,

Indubbiamente le bergenie trasformarono e furono innovazione nei giardini britannici d’Inverno 

Attualmente si era minimizzata la bergenia riducendola al solo soprannome popolare di “Fiore di San Giuseppe” a rimando della sua fioritura  precoce in marzo che coincide spesso con la festa del papà.

Attualmente se ne sta riscoprendo la bellezza sia per la coltivazione in vaso di vecchie piante ereditate sia la bellezza in giardino.

Se hai trovato questo post interessante consiglialo ai tuoi amici green!

Se vuoi leggere altre storie (clicca qui

About verdi e contenti

Page with Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *